Penso che tutti noi portiamo dei fardelli che Dio non ci ha mai chiesto di portare.
Forse ora, anche oggi mentre stai leggendo questo post, ti stai affaticando a portare un pesante fardello che Dio, nella sua misericordia e con la sua forza, ti vuole liberare.
Credo che grazie alla potenza dello Spirito di Dio puoi esserne liberato anche oggi.
Uno di questi oneri è quello che io chiamo “il fardello del superlavoro autoimposto“.
Nel nostro mondo, diventato così complicato, non è difficile incontrare così tante persone che si stanno affaticando in qualcosa che non è secondo la volontà di Dio.
Alcuni sono uomini d’affari, altre sono mamme, altri ancora sono predicatori.
Ma quello che hanno tutti in comune è che sono oberati di lavoro e si stanno logorando.
Forse questa situazione riguarda proprio te che stai leggendo.
Se è così, finirai per pagare un prezzo che, fisicamente ed emotivamente, non puoi permetterti di pagare.
Non puoi continuare a sovraccaricare te stesso e non soffrirne.
Quindi cosa fai se stai lavorando sotto il peso di questo lavoro eccessivo, autoimposto?
Penso che possiamo trovare la risposta in Esodo 18: 13-18.
In questo brano troviamo Mosè teso al massimo, determinato a realizzare ciò che pensava fosse il suo dovere, da solo … giudicare il popolo!
“Il giorno seguente, Mosè si sedette per amministrare la giustizia al popolo, e il popolo rimase intorno a Mosè dal mattino fino alla sera. Quando il suocero di Mosè vide tutto quello che egli faceva per il popolo, disse: «Che cosa fai con il popolo? Perché siedi solo, e tutto il popolo ti sta attorno dal mattino fino alla sera?» Mosè rispose a suo suocero: «Perché il popolo viene da me per consultare Dio. Quando essi hanno qualche questione, vengono da me e io giudico fra l’uno e l’altro, faccio loro conoscere gli ordini di Dio e le sue leggi». Ma il suocero di Mosè gli disse: «Quel che fai non va bene. Tu ti esaurirai certamente e stancherai anche questo popolo che è con te; perché questo compito è troppo pesante per te; tu non puoi farcela da solo.”
Il suocero di Mosè, Jetro, lo vede faticare sotto questo peso e fornisce alcuni consigli cruciali … consigli che io e te dobbiamo seguire.
Gli dice di delegare …
“Essi dovranno amministrare la giustizia al popolo in ogni circostanza. Essi riferiscano a te su ogni questione di grande importanza, ma ogni piccolo affare lo decidano loro. Così alleggerirai il tuo carico, ed essi lo porteranno con te.” (v. 22).
Se sei come Mosè e stai portando il peso autoimposto del superlavoro, devi realizzare che non puoi fare tutto: Devi delegare.
È un giorno felice quando ti rendi conto che non puoi fare tutto e non puoi essere tutto.
Soprattutto, se sei il tipo che vuole avere il controllo su tutto, devi condividere il carico.
Devi lasciare che altre persone facciano delle cose al posto tuo; altrimenti, potresti non vivere l’intero arco della tua vita.
Numeri 11:14
Io non posso da solo portare tutto questo popolo; è un peso troppo grave per me.
Dio sovviene sempre nei bisogni dei Suoi figli, ha la soluzione per ogni problema.
Allora l’Eterno disse a Mosè: «Radunami settanta uomini degli anziani d’Israele, conosciuti da te come anziani del popolo e come suoi funzionari; conducili alla tenda di convegno e là rimangano con te. Io scenderò e là parlerò con te; prenderò quindi dello Spirito che è su di te e lo metterò su di loro, perché portino con te il peso del popolo, e tu non lo porti più da solo. (16-17)
Stai portando un carico inutile e dannoso ancora oggi?
Qualunque cosa sia, puoi uscire da questo vortice, puoi condividere i tuoi pesi e vivere la vita che Dio vuole che tu viva.
Oggi Gesù ti dice:
Mt 11:28 Venite a me, voi tutti che siete travagliati e aggravati, ed io vi darò riposo.
Gesù è il nostro riposo, Egli è colui che dirige i nostri passi.
Impariamo a confidare in Lui e a non lasciarci sopraffare dalle nostre ansietà e dagli affanni
Mt 6:34 Non siate dunque in ansietà del domani, perché il domani si prenderà cura per conto suo. Basta a ciascun giorno il suo affanno»
#upgradeyourlife