L’Esodo inizia con una rappresentazione della schiavitù di Israele in Egitto e della scelta di Mosè da parte di Dio per liberare Israele da quella schiavitù. Il faraone contesta questa intenzione di Dio, e Dio risponde mandando sull’Egitto piaghe che culminano con la morte dei primogeniti e la liberazione attraverso il mare. Israele si prepara a questa liberazione istituendo la Pasqua e risponde con canti trionfanti dopo la liberazione. Israele si reca al Sinai, mormorando lungo la strada. Al Sinai, Israele riceve i Dieci Comandamenti e viene stabilito il rapporto di alleanza . Mentre Mosè riceve ulteriori istruzioni da Dio sul Sinai, in particolare i progetti per il tabernacolo, Israele si ribella costruendo il vitello d’oro. Mosè intercede con successo per Israele, e Dio cede e si impegna in un nuovo patto. Israele poi costruisce il tabernacolo secondo le istruzioni.

E ALLORA?

Le narrazioni fondamentali del Libro dell’Esodo cercano di esprimere la rivendicazione del Signore nei confronti della fedeltà di Israele e di dare forma all’identità di Israele, alle sue pratiche liturgiche e alle sue tradizioni legali.

DOVE LO TROVO?

L’Esodo è il secondo libro dell’Antico Testamento. Segue la Genesi e precede il Levitico.

CHI LO HA SCRITTO?

Tradizionalmente Mosè era ritenuto l’autore, sebbene il libro dell’Esodo non faccia questa affermazione diretta. Mentre molti interpreti ammettono una grande antichità a molte sezioni del libro e addirittura considerano Mosè al centro della sua origine, Mosè non è visto come l’unico autore in un senso contemporaneo di paternità. Piuttosto, Esodo, come il resto del Pentateuco, mostra prove di molteplici autori nel corso del tempo. Una visione popolare, nota come “Ipotesi documentaria”, propone che quattro documenti distinti siano stati in seguito fusi nella narrazione comune che abbiamo ora. Altri studiosi propongono che antiche narrazioni più frammentarie di “documenti” completi siano state in seguito riunite da un editore sacerdotale, che ha anche aggiunto il proprio materiale. Indipendentemente dal fatto che si sottoscrivano o meno i dettagli di una particolare ipotesi, la paternità di Esodo appartiene molto probabilmente a più scrittori antichi anonimi. 

QUANDO È STATO SCRITTO?

La datazione del Libro dell’Esodo è collegata alla questione della paternità, in quanto diversi autori ed editori hanno aggiunto nel tempo nuovi elementi al libro. Ad esempio, se si adotta l’ipotesi documentaria, allora il primo filone è stato scritto nel periodo di Davide e Salomone e l’ultimo nel periodo dell’esilio o postesilico, con il lavoro editoriale finale completato nell’era postesilica. La maggior parte delle proposte concorda sul fatto che il Pentateuco, e quindi il libro dell’Esodo, fu completato durante il periodo della storia biblica in cui la Persia governò Giuda, cioè nel V o IV secolo a.C.

IN COSA CONSISTE?

L’Esodo narra la liberazione di Israele dalla tirannia in Egitto, l’istituzione del patto di Dio con Israele, la ricezione dei comandamenti fondamentali al Sinai, la ribellione paradigmatica di Israele nell’incidente del vitello d’oro e la costruzione obbediente del tabernacolo attraverso il quale Dio sarebbe presente per accompagnare Israele verso la Terra Promessa.

COME LO LEGGO?

Il Libro dell’Esodo può essere letto come testimonianza della fedeltà di Dio a Israele, della speciale attenzione di Dio agli oppressi e della legge come dono pattizio di Dio. Il popolo di Israele è liberato dal servizio al Faraone in Egitto per il servizio a YHWH, il SIGNORE.

La prefazione ai Dieci Comandamenti stabilisce il messaggio fondamentale: “Io sono l’Eterno, il tuo DIO, che ti ha fatto uscire dal paese d’Egitto, dalla casa di schiavitù” (Esodo 20:2). Da questo nucleo, Israele forgia pratiche di giustizia sociale e commemorazione liturgica. Il libro descrive anche la ribellione persistente e crescente di Israele contro il servizio a YHWH mentre viaggiano attraverso il deserto. Le narrazioni fondamentali della ribellione e dell’obbedienza di Israele sono racchiuse dalla fedeltà persistente di YHWH al patto con Israele. I lettori devono comprendere queste narrazioni come punti di ancoraggio per dare forma alla storia del patto di generazione in generazione.